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La Guerra Fredda è finita trent’anni fa.
A distanza di parecchi anni, con le promesse disattese di un mondo migliore sotto la sventolante bandiera della Libertà-con-la-mano-sul-cuore, mentre le motivazioni erano sempre più difficili da far digerire a qualcuno che guardasse anche poco più in là del proprio naso.
Col bisogno di sempre più risorse per mandare avanti un carrozzone che perde i pezzi, siamo dovuti ricorrere ancora una volta all’individuazione del “male” in ciò che intralcia il nostro passo. Dopotutto ha già funzionato, perché non dovrebbe farlo di nuovo ?
“Ho visto che scappava da quella parte !” e mentre tutti si girano da quella parte, il vero responsabile scappa dalla parte opposta.
Perché guerra tiepida allora ? Perché la guerra non è mai finita. Quella delle idee, dei contrasti, delle inimicizie tra fratelli persino siamesi, degli incubi che tornano mentre tanti fan finta di niente e si girano dall’altra parte continuando a dormire infastiditi.
E in tutto questo la mia esistenza, oggi come allora, tra spiragli di luce in mezzo alle tenebre, abbagli e miraggi, intuizioni e presunte tali.
In una costante guerra tra la lotta, il lasciarsi andare e il ripensarci.